Janus Lab Italy
The Peacock Necklace
The Peacock Necklace
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L’idea è quella di rappresentare una reliquia antica attraverso un’interpretazione moderna, utilizzando lo smalto per enfatizzare texture e profondità . Le lastre di rame, invece di essere tagliate, sono state spezzate per trasmettere una sensazione di ruvidità — bordi irregolari e contorni disomogenei. La texture è creata attraverso piegature e riallineamenti ripetuti, che conferiscono ai pezzi l’aspetto di un metallo invecchiato.
La composizione asimmetrica è pensata per evocare e valorizzare l’imperfezione, mentre la palette cromatica porta armonia, unendo gli elementi in un insieme coerente.
Una sottile barra quadrata di rame, che corre lungo la parte superiore e inferiore, circonda il collo di chi la indossa con una texture martellata, arricchita nel punto d’incontro da una piccola semisfera alla base.

Enamel - Le Grand Feu
“Smalti a Fuoco_ Un’arte di Sottecchio”
L'arte della smaltatura a fuoco è un'arte antica e molto complessa.
Radicata in gesti precisi e conoscenze acquisite nel tempo, ha trasformato, nel corso dei secoli, metalli semplici, come il rame o l'argento, in oggetti di grande valore e significato artistico. Oggi è in gran parte confinata a poche creazioni specializzate e viene spesso confusa con oggetti prodotti industrialmente o realizzati con smalti a base polimerica. Di conseguenza, rimane per lo più associata a prototipi estetici di stile tradizionale. Solo in rari casi si è liberata dall'estetica classica, dando vita a opere moderne realizzate con tecniche antiche, grazie a grandi artigiani, sebbene oggi quasi dimenticati. Queste sono le basi del nostro viaggio profondamente personale: non solo una riscoperta delle potenzialità dello smalto, ma anche una ricerca di un linguaggio nuovo e contemporaneo, che reinventi come la smaltatura a fuoco possa ancora oggi esprimere bellezza e raffinatezza.
The Idea of Ancient Artifact … A Nature Relic
Sono sempre stato affascinato dalla storia, non da quella che si trova nei libri di testo scolastici, piena di date, eventi e congetture su un passato spesso costruito su pochi fatti intrecciati e mutevoli. Quel tipo di storia mi annoiava a morte; non ho mai amato memorizzare linee temporali o nomi. Ciò che ha sempre catturato la mia immaginazione è la storia dell'arte, del design e dell'evoluzione umana. Leggo con fascino di nuove scoperte che mettono in discussione ciò che pensavamo di sapere – su certe tribù, eventi o idee. Fino a poco tempo fa, tanto rimaneva sconosciuto. Ci soffermiamo volentieri sull'immagine della Maschera di Agamennone – una maschera funeraria d'oro rinvenuta nel 1876 nel sito dell'età del bronzo di Micene, nella Grecia meridionale – eppure sappiamo poco delle tradizioni orafe medievali che seguirono. La maschera, ricavata da un'unica spessa lamina d'oro, veniva riscaldata e martellata contro una forma di legno, con i dettagli successivamente cesellati a mano. Conosciamo bene questa antica storia, eppure sappiamo sorprendentemente poco di ciò che ci è più vicino nel tempo.
Qualche tempo fa, ho letto un articolo sulla scoperta di un manufatto vichingo avvolto in una tunica in rovina. Ne sono rimasto profondamente incuriosito. I miei pensieri vagavano non solo verso la conoscenza e l'artigianato perduti di quell'epoca, ma anche verso la sensibilità estetica che incarnava, qualcosa che possiamo ancora intravedere e ammirare oggi. Sebbene gli oggetti siano grezzi, segnati dal tempo, racchiudono in sé il potere immaginativo dell'antichità . Quest'opera cerca di evocare quella stessa estetica: moderna, ma primitiva; nuova, ma antica. Grezza nella forma ma elegante nel colore. Voglio disorientare l'osservatore, fargli chiedere se l'oggetto che ha davanti sia antico o contemporaneo. Mi chiedo, sia a lui che a me stesso: dove finisce l'imperfezione del tempo e dove inizia l'esperienza della bellezza?